Cosa ci fa scegliere la struttura ricettiva ideale per le nostre vacanze? Quale immagine associamo alla parola relax?
Ciascuno di noi darebbe certamente una risposta del tutto diversa a queste domande. Esistono però degli elementi comuni che in modo più o meno consapevole, ci attraggono e ci permettono di rilassarci.
Imparare a conoscerli ti aiuterà:
- a realizzare o riprogettare una struttura ricettiva rilassante e attrarre più clienti soddisfatti
- a scegliere la meta più adatta per ritrovare il benessere dopo anche un periodo impegnativo come quello di quest’anno.
Guarda il video girato all’interno del Bagno Maestrale di Tirrenia e scopri subito i criteri dell‘habitat felice applicati al benessere e all’ambito della hospitality.
Vediamo nel dettaglio i 3 pilastri da seguire.
Il primo pilastro: il contesto naturale
Il primo elemento, che non può mancare, è l’inserimento in un ambiente naturale o comunque ricco di verde.
Quando non esiste un vero e proprio contesto naturale, come un bosco o una pineta o un grande e rigoglioso giardino è importante ricrearlo, anche in piccolo.
Un corridoio verde, un giardino, dei filari ordinati di alberi, una pergola di rampicanti o ancora delle aiuole colorate e ben curate.
La cosa importante è che la percezione dell’elemento naturale sia presente fin da subito, ancor prima di entrare. Una sorta di dichiarazione del clima disteso e tranquillo che si troverà all’interno, una vetrina.
Dal primo momento in cui si varca l’accesso, il cliente deve sentirsi accolto, come se entrasse in un altro mondo, iniziando già a lasciare fuori la routine quotidiana.
Un filtro verde, inoltre, anche piccolo porta molteplici benefici, per la salute e la serenità dell’Habitat e quindi per il benessere psico fisico delle persone che vi soggiorneranno.
- Effetto Biofilia: un legame profondo tra l’uomo e la natura. Il fatto stesso di stare a contatto con la natura o con elementi naturali, quindi vivi ci fa stare bene. Gli effetti benefici si traducono in una sensazione di calma e tranquillità che aiuta a rigenerarsi, a recuperare energie positive e migliorare benessere e produttività.
- Isolamento acustico.
- Maggiore privacy.
- Aria più purificata.
Chiaramente, parlando di una struttura ricettiva è importante rendere questi spazi, se pur circondati dal verde, sempre fruibili e funzionali per tutti e in ogni momento della giornata.
Come fare?
Innanzitutto prevedendo una adeguata illuminazione per ogni zona in base al tipo di attività che ospita e all’atmosfera che si vuole creare. Ricordiamoci inoltre che la luce (sia naturale che artificiale) rappresenta un forte attrattivo per il Qi, l’energia vitale.
Parlando di ambienti all’aperto (giardini e spazi verdi) è importante prevedere una efficiente gestione delle acque piovane per favorire il naturale deflusso ed evitare il formarsi di allagamenti o pozzanghere. Infine, sempre nell’ottica di facilitare il soggiorno degli ospiti ed evitare fonti di stress, anche minimo, non è da sottovalutare la progettazione di percorsi idonei, facili da utilizzare e provvisti di cartelli con indicazioni.
Se ci troviamo in un ambiente verde naturale preesistente l’obiettivo da perseguire è quello della preservazione. Nel caso che l’Habitat verde sia da realizzare, ridisegnare o integrare, l consiglio è quello di rivolgersi a uno specialista del settore.
Con l’aiuto di un giardiniere, agronomo o garden designer, a seconda dei casi, sarà più facile valutare le essenze da scegliere e come posizionarle in modo che:
- siano di facile gestione e manutenzione
- producano l’effetto e l’atmosfera che si vuole ricreare: forme, colori e profumi anche in base alla stagione.
- siano caratteristiche del luogo o vi si integrino bene.
Secondo pilastro: il tema dell’abbraccio
Sin dai primordi, le prime necessità di sopravvivenza dell’uomo, come la protezione e il nutrimento, hanno determinato la caratterizzazione del suo spazio vitale. La presenza delle montagne alle spalle significava protezione (dai nemici, dai venti freddi, riparo per la notte). L’acqua e lo spazio aperto sul fronte significava prosperità, l’arrivo dell’energia del sole e purificazione.
Tutto questo vale ad ogni scala: dalla ricerca del sito ideale per un nuovo edificio, alla progettazione di una stanza fino agli stessi arredi. Pensate alla poltrona, una perfetta esemplificazione del tema dell’abbraccio (energetico) secondo il Feng shui.
La protezione alle spalle ci da sicurezza e facilita questo processo di serenità e di riposo che noi cerchiamo in un luogo di villeggiatura.
Questa protezione può essere identificata sia in elementi naturali:
- montagna,
- collina o piccolo rilievo,
- bosco o filare di alberi
che in elementi artificiali
- un edificio, purché armonioso e non incombente,
- un muretto,
- un separé.
L’apertura sul fronte, meglio se con la presenza di acqua e di un piccolo rilievo per contenere le energie, favorisce invece l’ingresso di energie positive e benefiche, portatrici di prosperità.
Terzo pilastro: la scelta dei materiali
Il consiglio è quello di privilegiare sempre l’impiego di materiali naturali, correttamente trattati e sostenibili, provenienti da ambienti controllati e certificati. Meglio ancora se di recupero e reimpiegati in modo semplice ma creativo e originale.
Perché?
Innanzi tutto come già spiegato per il primo pilastro, l’inserimento di oggetti e materiali naturali, come il legno o la pietra, produce sensazioni piacevoli e rilassanti. L’altro elemento fortemente benefico è rappresentato dall’acqua, in linea con la nostra biologia (noi stessi siamo fatti perlopiù di acqua!)
Bagno Maestrale, Tirrenia (PI)
Immaginando una struttura inserita in un ambiente naturale o verde, è importante che ogni arredo e oggetto presente sia in armonia e assonanza anche con il contesto in cui ci troviamo. Ogni dettaglio può fare la differenza. Meglio inserire pochi elementi ma ben studiati, trovando sempre il giusto equilibrio fra estetica, funzionalità e manutenzione.
Capire quali possono essere gli elementi che fanno la differenza in una struttura per l’hospitality è importante in primis, per renderla attraente, ma anche per lasciare nell’avventore un ricordo piacevole che lo farà ritornare.
L’estate è quasi giunta al termine, è il momento di fare i bilanci e iniziare a pensare a come migliorare la propria struttura ricettiva in vista della prossima stagione.
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